Nella sala convegni dell’Oasi Tabor a Nardó, alla presenza di un folto pubblico tra soci e graditi ospiti, sabato 26 Marzo 2022 si è svolto il meeting cha ha avuto come tema “Testimoniare la memoria e l’incontro: Il Museo dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno”.

La socia Anna Sabato, Cerimoniera del Club, ha aperto i lavori con il consueto saluto di benvenuto a tutti i partecipanti.

Il presidente del Lions Club Salento Zero Barriere, Antonio Musca, nel suo saluto ha sottolineato l’importanza del Museo della Memoria come luogo simbolo identitario e di orgoglio cittadino.

Ha ricordato l’importante motivazione, legata all’accoglienza tra il 1943 ed il 1947 offerta dal popolo neritino agli profughi ebrei liberati dai campi di sterminio, con la quale la Città di Nardò è stata insignita nel 2005 dal Presidente della Repubblica Ciampi della Medaglia d’oro al Merito Civile, che racchiude e sintetizza valori fondamentali del buon vivere civile e che deve rimanere scolpita nell’animo di tutti i cittadini neritini ed in particolare delle giovani generazioni.

Ha coordinato l’incontro la senatrice Maria Rosaria Manieri, nostra socia e GLT Distrettuale.

Nel suo intervento, in sintesi, si è soffermata in particolare sull’importanza di costituire, da parte delle forze politico/amministrative e culturali della città, una Fondazione del Museo della Memoria, anche come attrattore per un turismo culturale di rilevanza nazionale e farne un Centro di Ricerca e Documentazione per tutto il Mezzogiorno a servizio delle Scuole e degli Istituti di Ricerca.

Riflettere e Ricordare, questi i temi principali della serata.

Ricordare:

-la storia, grazie alle foto e i video di repertorio di Paolo Pisacane, Presidente dell’Associazione Pro Murales Ebraici;

-i riconoscimenti al Comune di Nardò per l’accoglienza;

-i percorsi dei popoli rifugiati che hanno cambiato le loro vite, su cui si è soffermato l’illustre relatore professor Fabrizio Lelli, docente di Lingua e Letteratura Ebraica presso l’Università del Salento.

Riflettere:

-su quello che stiamo vivendo oggi con le tragedie umane della Guerra in Ucraina;

-sulle persecuzioni nazi-fasciste che hanno sconvolto la vita di un’intera umanità;

-sull’importanza della tolleranza, della comprensione e dell’aiuto che con piccoli gesti può cambiare una vita.

Il Museo dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno a Nardò in definitiva deve essere un fiore all’occhiello per la cittadinanza neritina e per tutto il Meridione d’Italia.

Elisabetta Polo – Officer del Club per la comunicazione

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