Passaggio delle Consegne
Bari, Nicolaus Hotel, 17 luglio 2022

Intervento del Governatore uscente
Flavia Pankiewicz

Sembra ieri: eravamo ad Acaya a iniziare il nostro anno insieme. Un battito di ciglia ed è passato un anno. Un anno difficilissimo, segnato ancora dalla pandemia, che non ci dà certezze. Un anno in cui la tragedia della guerra in Ucraina ha sconvolto non soltanto le nostre coscienze ma ha aggravato, drammaticamente, la crisi economica. Un anno in cui i problemi legati all’ambiente ci hanno reso testimoni di eventi climatici estremi sempre più frequenti. Un anno in cui la voglia di rinunciare, di rinchiudersi nel proprio universo privato avrebbe potuto prevalere su tutto. Ma in questo anno, così maledettamente difficile, così drammatico, abbiamo trovato la forza di rialzare la testa, abbiamo avviato, insieme, un cammino di rinascita.Un anno in cui la perdita di soci, una vera emorragia, sembrava inarrestabile i club e gli officer hanno lavorato così bene da riuscire non solo a compensare le perdite ma a chiudere in attivo. Ci sono state entrate massicce in tanti club. E abbiamo 4 meravigliosi nuovi club e un club satellite.
Da 2.518 soci al primo luglio 2021, abbiamo chiuso l’anno a 2.575. Con un attivo di + 57 soci che ci colloca al terzo posto fra i Distretti italiani. Il Multidistretto purtroppo è ancora in perdita, una perdita ridotta rispetto all’anno precedente, ma è in perdita. 10 Distretti italiani sono in perdita. Solo 7 sono in attivo e tra questi 7 noi siamo terzi! Un risultato magnifico. In un anno di devastante crisi economica sono state fatte raccolte fondi impensabili. Penso alla nostra bellissima serata culturale qui a Bari, con Antonio Monda e Oscar Iarussi, che ha portato i club a donare oltre 12.500 euro in favore dell’Ucraina via LCIF.

Penso alle raccolte fondi avviate non solo per il territorio e con ottimi esiti, ma anche con generosità verso l’esterno, per l’Afghanistan, per gli incendi in Sardegna, per i terremotati di Haiti. Penso all’enorme entusiasmo, all’enorme forza propulsiva che è stata messa nei service, il nostro obiettivo, la nostra ragione d’essere.L’attenzione ai bisogni primari, alla fame e alle nuove povertà. Penso al successo di “Aggiungi un posto a tavola”, alle tante donazioni di derrate alimentari. Penso all’attenzione ai disabili, ai non vedenti, agli autistici, ai dislessici. Penso alla meravigliosa apertura all’inclusività. Tutti i nostri service di tradizione sono stati portati avanti con forza. Sono stati piantati alberi, tanti alberi. E la quasi totalità di tutte queste attività è stata rendicontata online, come chiede la nostra sede centrale. Abbiamo fatto formazione. Ed è andata alla grande. Abbiamo fatto in-formazione in tutti i modi possibili: attraverso i social, attraverso il nostro sito, con la rivista, per mail. E tutto questo perché il Distretto è al servizio dei club e dei soci e non viceversa Il Governatore e gli officer devono facilitare, guidare, incoraggiare l’attività di servizio dei club. E le attività, dei club e del Distretto, sono andate alla grande! E per tutto questo, e per tutti i nostri service, non trovo una metafora migliore del ponte. Facciamoci ponte. Quest’anno è stato segnato anche da un evento luttuoso che ha turbato profondamente l’intero Distretto: l’improvvisa scomparsa, lo scorso 12 febbraio, del PDG Mario Rinaldi, uomo e Lions straordinario. Competente, umanissimo, mite, riservato. Rimpianto da tutti coloro che hanno avuto a che fare con lui. Con una delibera del Gabinetto Distrettuale abbiamo intestato a suo nome il Centro Studi, ora Centro Studi “Mario Rinaldi”. E in questi pochi mesi di lavoro Emilio Guarini, nominato a dirigere il Centro, ha fatto, con il supporto di tutto il Comitato, un prezioso lavoro di ricognizione del materiale prodotto in modo che si possa procedere e riprendere il lavoro laddove Mario lo aveva lasciato. E sono molto grata per tutto questo a Emilio e al Comitato. E sono grata a Mario Rinaldi, e lo ribadiremo alla cara Sonia, per tutto quello che è stato il suo supporto al nostro Distretto, fino all’ultimo istante della sua vita. Quanto ai Leo; hanno operato splendidamente e ci tengo a ringraziare il Presidente del Distretto Leo, Michele Nolasco, che apprezzo moltissimo per la sua sensibilità, gentilezza e cultura, e con cui la sinergia è stata perfetta. Come perfetta è stata la sinergia con il DG Team. E ringrazio di cuore il Governatore entrante, Roberto Mastromattei e il Primo Vice Governatore, Dodò Potenza, perché la loro vicinanza non è mai mancata, perché ho sentito, costantemente, il loro supporto. E so che questo non è scontato, so che questo non è qualcosa che si verifica sempre. Sento il dovere di ringraziare ora, prima ancora di farlo con i riconoscimenti che a breve consegneremo, almeno lo staff più ristretto, che ha lavorato, per un intero anno, in maniera veramente prodigiosa. Grazie al mio Segretario Distrettuale, Girolamo Tortorelli, al Cerimoniere, Giovanni Sebastio, al Tesoriere, Giovanni Marvulli. Grazie ai miei fantastici Presidenti di Zona, i magnifici 20. Grazie all’impareggiabile tris di donne del GAT, Maria Rosaria Manieri, Annalisa Turi ed Esmeralda Tavolaro. Grazie a Luigi Maggipinto, a Giuseppe Cariulo, a Roberto Panunzio, a Marcello Franco, grazie a Donato Savino, a Mariano La Monaca, a Pippo Mazzarino. E grazie a tutti gli officer che hanno lavorato per il nostro Distretto, a tutti i presidenti di club, a tutti i soci. È stato un privilegio lavorare per voi, lavorare con voi! A Roberto, con grande gioia, consegno un Distretto vivo e vitale, in grande fermento e con una gran voglia di fare.A lui e a sua moglie Nunzia va il mio più caloroso “in bocca al lupo” per il nuovo anno, che auguro sia proficuo e gioioso, proiettato verso mete sempre più grandi. E infine: che cosa mi resta di quest’anno? Poche cose ma chiare, nitide. Poche cose che sono un patrimonio immenso. La fantasmagoria di immagini dei tanti service realizzati dai club. La puntualità impeccabile delle riunioni del nostro Gabinetto, l’attenzione, l’impegno, la serena condivisione delle scelte. L’affetto della vostra accoglienza nei tanti luoghi magici della nostra Puglia, i vostri apprezzamenti, il vostro calore, il vostro incoraggiamento, che mi hanno dato la forza di continuare anche nei momenti più difficili. Il messaggio semplice e potente del nostro Presidente Internazionale, Alexander. Quest’uomo mastodontico e rigoroso che parla di Service from the heart, che fa appello al sentimento nell’attività di servizio e che ci ricorda che kindness matters, “la gentilezza è importante”. Quella gentilezza a cui il nostro Gianrico Carofiglio ha dedicato un libro in cui sostiene l’importanza di accettare il conflitto in una dimensione non distruttiva. In questa società, che ha smarrito il senso delle relazioni, credo e spero in un lionismo meno burocratico, meno formale, meno legato alla marketizzazione dei risultati e in cui ci siano i germi di un nuovo Umanesimo, da rilanciare con forza. Oggi, felici d’aver veleggiato a lungo e finalmente in porto, verso il futuro, che inizia stasera, con altrettanta gioia e augurando tutto il meglio, Facciamoci ponte!

Intervento del Governatore entrate
Roberto Mastromattei

RIPARTIRE, CON OTTIMISMO

L’anno sociale della ripartenza. Con giustificato ottimismo, fondato su dati – è pur sempre un ingegnere – il governatore del Distretto Lions 108 Ab – Puglia, Roberto Mastromattei, ha dato l’avvio, nel corso del passaggio delle consegne, al ritorno in piazza e per strada dei soci della più grande associazione di servizio nel mondo. Beninteso, anche negli anni più caldi della pandemia e del confinamento l’azione dei Lions non si è arrestata; anzi, il volontariato ha giocato in questi anni un ruolo essenziale, “per il quale – ha ricordato Mastromattei – mi sento in dovere di ringraziare quanti mi hanno preceduto”. Ma l’impoverimento generale causato dal confinamento, i dolorosi e pesantissimi lutti diretti ed indiretti legati al Covid-19, hanno, fra le altre cose, creato gravissime difficoltà ai club service. Ridimensionato il pericolo Covid, si abbatte sulla nostra società la crisi energetica, che a catena sta travolgendo tutte le attività, oltre ai bilanci familiari, legata alla guerra in Ucraina. Ma questo – ha ricordato Mastromattei – lungi dal deprimerci ci spinge ad operare con maggiore impegno, perché sempre più essenziale è il nostro ruolo nell’affrontare emergenze sociali e nuove povertà. Sempre con lo sguardo globale e planetario che contraddistingue il Lions International, ma con la consapevolezza che il Terzo Mondo ce l’abbiamo in casa, dietro l’angolo. “Torniamo alla vita sociale, più dinamici e più operativi, coniugando umiltà nel servire ed orgoglio di appartenere ad una associazione che fa del servire la sua ragione stessa di esistere”.

Come “introduzione” al nuovo anno sociale Mastromattei ha illustrato il guidoncino del governatore, nel quale intanto compaiono i loghi tanto dei Lions quanto del Leo, “per sottolineare la fondamentale interdipendenza sinergica fra due mondi paralleli accomunati dalle stesse finalità”; poi, come ormai da lunga tradizione, c’è l’elemento che caratterizza il territorio d’origine; nel suo caso, in quanto barese, la scelta è ricaduta su un dipinto del pittore barese Gennaro Picinni, autore di apprezzate, coloratissime vedute a metà fra l’onirico ed il descrittivo. Il soggetto non è però l’universalmente nota basilica di San Nicola, o il non meno noto Petruzzelli, ma il teatro Margherita, spettacolare edificio liberty costruito sull’acqua mediante palafitte, splendido esempio di eclettismo architettonico, ovvero della “compresenza di diversi stilemi in un insieme equilibrato; un eclettismo – ha evidenziato il governatore – che riflette la mia visione del Lions: una armonica coesistenza di stili di vita, di opinioni, di età, di ceti sociali, di etnie; insomma, un’associazione che non esclude, ma include”. Un’associazione attenta ai bisogni, locali ed internazionali, che accantoni i personalismi, nella quale il legittimo orgoglio sia quello di aver contribuito, in un’ottica solidale, allo sviluppo, economico, sociale, culturale del proprio territorio e delle aree di crisi dove l’intervento internazionale, che in prima battuta viene portato dalla nostra fondazione, LCIF, è concreto, tempestivo, efficace. Anche il motto – ha proseguito Mastromattei – “Orgoglio nell’appartenenza, umiltà nel servire” coniuga il suo modo di essere Lions, fra l’orgoglio che è la “molla” dell’impegno quotidiano verso le attività di servizio e l’umiltà che è la capacità di andare incontro alle situazioni di bisogno senza trionfalismi e autocompiacimento. “Nel nostro Distretto – ha concluso Mastromattei – il numero dei soci è in crescita; va bene ma non basta. Senza più costrizioni sanitarie, speriamo, anche la nostra azione di raccolta fondi e la nostra campagna per nuove adesioni, insieme con quella per il mantenimento dei soci, si rafforzeranno. Un ruolo importante potranno giocarlo anche gli “specialty club”: il 47% di tutte le tipologie è presente in Puglia, e questi club a particolare vocazione aiutano a far accostare nuovi soci al Lionismo. Insieme con questa azione dobbiamo intensificare i rapporti con le autonomie locali, le istituzioni universitari e culturali, le altre associazioni di servizio, nella consapevolezza che se sappiamo fare rete la nostra azione è più efficace, il nostro messaggio arriva ad un sempre maggior numero di ambienti e di persone. Motivo per il quale stiamo innovando ed adeguando i meccanismi di comunicazione, facendo tesoro anche dell’esperienza del confinamento”. “Ho accennato alla compresenza nel guidoncino dei loghi di Lions e Leo. Sono due binari paralleli che consentono al treno di procedere. Dobbiamo rafforzare le interazioni e le sinergie, accogliendo anche l’invito che ci viene dal Board del Lions International. Mi piacerebbe che molti club – nel Distretto sono 94, i Leo sono solo 20 – promuovessero la nascita di un club Leo. Anche con i Leo, come nei rapporti interni ad ogni Lions club ed a quelli fra i vari Lions club, come nel rapporto con associazioni simili alla nostra – penso per esempio al Rotary, col cui Distretto 2120 vorremmo riprendere ad organizzare insieme eventi – dobbiamo essere capaci di fare squadra”.

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