Venerdì 24 febbraio si è tenuta presso il ristorante Villa Giannini – Tre Archi la Conviviale del Lions Club Foggia Umberto Giordano. L’evento è stato ricco di avvenimenti difatti, oltre al tradizionale
angolo della cultura, la serata ha visto l’ingresso di un nuovo socio. Cogliendo la grande opportunità offerta dal Programma Leo-Lions Transition, per la prima volta nella storia del Lions Club Foggia U. Giordano – e di tutta la Circoscrizione Daunia – un socio del Leo Club Foggia U. Giordano, l’Avv. Luca Gaudiosi, aderisce contemporaneamente anche al suo club padrino. La doppia affiliazione, che peraltro avviene proprio durante il 30° anno di vita del Club U. Giordano, è pensata per agevolare il passaggio da giovane Leo a Lions, così da dare la possibilità ad un socio già appartenente alla famiglia lionistica, che abbia dimostrato particolare impegno e capacità nelle attività di servizio, di offrire il suo contributo anche in un Club Lions, oltre che nel suo Leo Club. Questa splendida opportunità, insieme
all’imminente ingresso, in occasione della prossima Charter Night di giugno, di nuovi soci ex Leo nel Lions Club Foggia U. Giordano, contribuirà certamente a rendere l’associazione ancora più dinamica e multigenerazionale. Successivamente alla cerimonia d’ingresso del nuovo socio Leo-Lions Luca Gaudiosi (presentato dal padre e socio Lions Ettore Gaudiosi), dopo la tradizionale consegna del Guidoncino di Club e della spilla Lions, appuntata dal Presidente Francesco Montini, la Conviviale è proseguita con l’imperdibile angolo della cultura. Ospite della conferenza, introdotta dalla socia Lions Bruna Maffione, la Prof.ssa Luigia Trabace, Ordinario di Farmacologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Foggia, che ha relazionato sul tema: “Farmacologia di genere, una storia recente”.
La Farmacologia di Genere è quella parte della Farmacologia che studia l’influenza delle differenze biologiche e delle differenze culturali e socio-economiche sull’effetto dei farmaci in ogni persona, sia in termini di efficacia che di sicurezza. Sicuramente, differenze importanti da considerare sono rappresentate dal peso, dalla composizione corporea, dall’acidità gastrica, dal tempo di svuotamento gastrico, dalla massa muscolare, dalla funzionalità renale, dai diversi ormoni e dalle variazioni ormonali. Questi fattori, insieme alle diverse abitudini e stili di vita che uomini e donne hanno nelle diverse aree del pianeta, influenzano sia l’assorbimento che l’efficacia e la tossicità dei farmaci. La pandemia COVID-19, ad esempio, ha mostrato una chiara differenza di genere negli esiti sanitari come ricovero e decesso. Oggi permane l’assenza di un corretto e bilanciato arruolamento di donne, uomini e/o transgender negli studi clinici sperimentali, e questo rende questi studi molto più complessi e costosi. Sarebbe necessario identificare, ad esempio, sottogruppi del mondo femminile (età fertile, gravidanza, menopausa etc.) che andrebbero studiati ed analizzati in maniera specifica. Tutto ciò porta ad una mancanza nell’equità di cura. In particolare, dato che il genere più studiato è quello maschile, i gruppi meno studiati (femmine e transgender) possono essere danneggiati dalle scelte che vengono fatte sulla base di questi studi. Al termine del suo interessantissimo e documentato intervento, ed alla luce delle risultanze esposte, la Prof. Trabace, impegnata da diversi anni nell’approfondimento e nella diffusione di questi studi, ha ribadito l’assoluta urgenza di investimenti nella Farmacologia di genere, ancor più se consideriamo che uno degli obiettivi più importanti del programma Horizon Europe (un grande progetto finanziato dall’Europa) è proprio la “Gender Equality”, declinata in ogni suo aspetto, compresa la Gender Pharmacology.
Mara Cerisano – Responsabile Marketing e Comunicazione Lions Club Foggia Umberto Giordano