In concomitanza con l’anno europeo del patrimonio il Lions Club Turi Matteo Pugliese il giorno 30 settembre 2018ha realizzato un meeting culturale visitando la mostra allestita nel castello Acquaviva d’Aragona di Conversano intitolata “Artemisia e i pittori del conte”.
Il gruppo di circa 25 soci con altri 15 ospiti ha visitato, con una guida molto preparata, la mostra che è stata riconosciuta uno tra gli eventi più importanti di quelli allestiti in Puglia negli ultimi anni che, in virtù di tale motivazione, ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica.
Nell’occasione sono tornate in Puglia, dopo un’attenta ricerca nazionale e internazionale, opere che, sebbene catalogate nell’inventario del 1666 della famiglia Acquaviva d’Aragona, erano andate disperse.
Interessante lo scambio effettuato con i più prestigiosi musei europei quali quelli di Madrid, Malta, Amsterdam e Napoli.
Dopo circa 400 anni sono ritornati a Conversano il “Trionfo di Bacco” del Finoglio dal Prado di Madrid; la “Caritas Romana” di Artemisia Gentileschi e, per la prima volta in Italia dal museo della cattedrale di Malta la “Fortitudo pares” di autore anonimo ma forse, secondo gli esperti, di mano dello stesso Caravaggio.
Queste sono le occasioni giuste perché i diversi soci dei nostri Club riescano a sentirsi più uniti nel nome dell’arte godendo di quei moti dell’anima che la pittura suscita in noi tutti.
L’attenzione che i soci hanno mostrato durante la visita e i numerosi quesiti rivolti alla guida mi hanno convinto come questo sia un filo da non abbandonare anzi da incrementare come peraltro il Club Turi ha già fatto nella sua breve storia e non ultimo visitando Villa Adriana a Tivoli.
La figura di Artemisia Gentileschi, di cui è esposta anche la “Nascita del Battista”, sempre in prestito dal Prado, offre al visitatore quel significato particolare che la travagliata storia personale della pittrice suggerisce.
La presenza di questa opera spinge l’osservatore a riflettere sul carattere e sul mecenatismo che la coppia Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona e Isabella Filomarino della Rocca avevano perseguito tanto da rendere Conversano punto di riferimento del ‘600 per le arti in tutto il suditalia.
Non dimentichiamo che Giangirolamo II volle il meraviglioso ciclo delle tele della Gerusalemme Liberata di Paolo Finoglio che, al rientro nella sede storica, i Lions hanno contribuito a restaurare come nel corso della visita è stato sottolineato dalla guida.
La mostra ha offerto anche tavole stupende come quelle del De Ribera, del Battistello, di Massimo Stanzione e di tanti altri eminenti maestri seguaci e allievi del grande Caravaggio.

Nino Pinto
OTI di Club

La tela di Artemisa Gentileschi
Un gruppo di soci
un altro gruppo di soci
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