GITA CULTURALE – BARI – 8 settembre 2018

In una giornata di iniziale cattivo tempo, che sembrava presagire nulla di buono, il Lions Club Massafra Mottola “Le Cripte”, amici e simpatizzanti si sono riuniti per esplorare la città di Bari che, nel mezzogiorno italiano, più incarna l’unione tra la religione cristiana e ortodossa, tra occidente e oriente.

Bari per i pugliesi è una città abbastanza conosciuta, ma spesso solo superficialmente e solo per alcuni aspetti.

L’intento della gita è stato quello di unire due elementi importanti: il primo condividere bei momenti facendo service; il secondo, per scoprire il territorio immediato al fine di arricchire ulteriormente il proprio bagaglio culturale.

Prima tappa della giornata settembrina che ci ha regalato poi condizioni meteorologiche favorevoli, è stata la visita al Museo Diocesano di Bari, allestito nelle ampie sale del primo piano dell’Episcopio che raccoglie un’eredità storica e culturale che si identifica profondamente nella radice cristiana della comunità barese.

La preziosa guida, nonché Direttore del Museo, Don Michele Bellino, ci ha illustrato le meravigliose opere conservate nella prestigiosa sede tra le più importanti ci siamo soffermati sulle quattro teche che custodiscono gli “Exultet”. I quattro rotoli liturgici dell’XI secolo costituiscono la tipicità di quel fenomeno della Liturgia Pasquale Beneventana, che ha caratterizzato il Medioevo Meridionale.

Dopo aver ammirato il museo, percorrendo un breve tratto a piedi, abbiamo raggiunto la seconda guida della giornata, il Signor Michele Cassano che da anni dedica tanto tempo ad indagare, riscoprire, narrare le memorie e le bellezze delle chiese di Bari in particolare la Cattedrale metropolitana di San Sabino, che sin da subito ci ha colpiti.

Uno dei più straordinari esempi di architettura romanico pugliese a Bari. Sorta fra il XII e il XIII secolo sulle rovine del Duomo bizantino distrutto dal normanno Guglielmo il Malo, la Cattedrale presenta una facciata in luminosa pietra calcarea, ornata da archetti, lesene e un rosone dalla ghiera istoriata. Da ammirare le testate del transetto, con rosoni e bifore, la trulla (antico battistero convertito in sacrestia) e il campanile dall’alta cuspide. L’interno a tre navate, spogliato dagli stucchi barocchi all’inizio del Novecento, appare solenne e armonioso, sobriamente decorato da elementi scolpiti nel calcare a vista.

Il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, nella cattedrale si osserva un fenomeno insolito: intorno alle 17, i raggi solari che penetrano dai 18 spicchi del rosone della facciata vanno a combaciare perfettamente con i petali della rosa che orna il pavimento della navata.

Sotto il transetto si trova la cripta, con l’icona della Vergine Odegitria e le reliquie di San Sabino e Santa Colomba. Accanto alla cripta si estende il succorpo, un ambiente dalla storia stratificata decorato da mosaici e affreschi, dove elementi dell’antica chiesa bizantina coesistono con rovine romane.

Al termine della prima parte della giornata, ci siamo recati presso il Circolo Canottieri “Barion”, dove abbiamo consumato in armonia un pranzo di ottima qualità.

Quindi abbiamo raggiunto la Basilica di San Nicola nel cuore della città vecchia, uno degli esempi più significativi di architettura del romanico pugliese. Abbiamo attraversato, nel breve tragitto, luoghi significativi della storia barese, quali Piazza del Ferrarese, Piazza Mercantile, dove insiste la cosiddetta

“Colonna infame” e la “Muraglia” del borgo murattiano.

La Basilica che custodisce le reliquie di S. Nicola è una chiesa edificata sull’area della residenza del catepano (il governatore greco-bizantino dell’Italia Meridionale tra il 968 ed il 1071) e quindi con consistente riutilizzo di materiale del precedente edificio.

L’abate benedettino Elia (+ 1105) demoliva gran parte del palazzo del catepano ed alcuni edifici ecclesiastici minori, avviando così la maestosa costruzione. A lui va attribuita dunque la struttura muraria, alquanto approssimativa, e lo stupendo arredo scultoreo, il tutto rifinito dal suo successore, l’abate Eustazio (+ 1123).

Questo è solo un assaggio di ciò che abbiamo avuto il piacere di visitare e ammirare.

Una giornata trascorsa tra soci e amici cari del club, tra i quali il Past Governatore e attuale presidente del Lions Club Bari Città Metropolitana Rocco Saltino, grazie all’interessamento del quale molte porte si sono aperte, il presidente del Club Lions Bari Murat Verio Lancianese, Mr Lorenzo de Fronzo – Console del Ucraina in Italia e gentili signore che ci hanno accompagnato e guidato per tutto il tempo.

Mentore e organizzatore della gita il socio e presidente zona 14 del nostro distretto (108AB) Massimo Scarinci che propone sempre itinerari insoliti e di gradimento. Tutto ciò è stato reso possibile grazie anche al placet della Presidente di Club Mina Castronovi, prima promotrice del valore storico della nostra Puglia e per merito anche della sua professione di archeologa medievalista.

La cultura e la conoscenza del territorio immediato sono e devono essere sempre una priorità in ogni programma di Club per apprezzare ancor di più ciò che ci circonda, per valorizzarlo e per difenderlo.

 

Bianca Maria Scarinci

Responsabile della comunicazione del LC Massafra – Mottola “Le Cripte” e consigliere di club.

                              

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