Il 14 marzo, nella suggestiva Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte di Foggia, si è svolto un evento di straordinaria rilevanza sociale e culturale: il convegno “La mia identità è la mia libertà, siediti… ascoltami… parliamone”. Questo evento, promosso dal Lions Club Monti Dauni Meridionali, ha raccolto l’adesione di Enzo Audiello, Chicca Manfredi e Libera Scarano, insieme all’Arcigay Foggia “Le Bigotte” e all’associazione Agedo. L’incontro ha visto la partecipazione di una vasta cittadinanza sensibile ai temi dell’inclusione e del rispetto delle diversità.
L’obiettivo del Lions International in questo contesto è stato chiaro: creare uno spazio di dialogo in cui chi spesso è costretto al silenzio possa finalmente essere ascoltato. In un mondo ancora segnato da discriminazioni e pregiudizi, il convegno ha rappresentato un’importante opportunità per promuovere il confronto e la comprensione reciproca. Attraverso testimonianze dirette, giovani, genitori, esperti e rappresentanti delle istituzioni hanno condiviso storie di coraggio e sofferenza, mettendo in luce il lungo percorso ancora necessario per garantire pari diritti a tutti.
Durante il convegno, le psicologhe Dr.ssa Carella e Dr.ssa Mazza hanno fornito un prezioso contributo scientifico, illustrando le difficoltà che le persone transgender e non conformi al genere affrontano quotidianamente. Hanno sottolineato come l’accettazione sociale e familiare sia determinante per il benessere psicologico e la costruzione di un’identità serena. A rafforzare il dibattito, il Dr. Mario Cagiano ha evidenziato l’importanza di politiche inclusive e interventi istituzionali volti alla tutela dei diritti fondamentali e alla promozione della libertà individuale.
Uno dei momenti più toccanti dell’evento è stato l’intervento di Francesca Parisi, nata Francesco, che ha condiviso la sua esperienza di transizione. Con parole cariche di emozione, ha raccontato il difficile percorso di accettazione personale e sociale, ribadendo che il diritto di essere se stessi non deve mai essere messo in discussione: “Non si sceglie chi essere, si sceglie solo se vivere nell’ombra o alla luce del sole”.
Altrettanto commovente è stata la testimonianza della Prof.ssa Di Spirito, madre di un giovane vittima di bullismo e discriminazione. Il dolore del rifiuto sociale ha spinto suo figlio a un gesto estremo, ma da quella tragedia la madre ha tratto la forza di diventare un’attivista per i diritti LGBTQ+, dimostrando che l’amore genitoriale può abbattere ogni barriera.
L’evento non è stato solo un momento di riflessione, ma un vero e proprio appello alla responsabilità collettiva. La libertà di esprimere la propria identità non può essere una concessione, ma un diritto inalienabile. Il rispetto per l’identità di genere e l’orientamento sessuale non è una questione di opinione, ma di giustizia e umanità.
Noi continueremo a impegnarci per questa causa. E voi, siete pronti a fare la vostra parte?